Il
Cratere unisce diverse tipologie di immersione: parete, caverna e secca.
Si scende lungo un muro verticale ricco di anfratti, per arrivare ad un
arco di roccia a -37 metri. Ricci saetta Stylocidaris affinis dagli
spessi aculei, granchi facchino Dromia personata, briozoi
ventaglio Hornera frondiculata sono alcuni degli organismi
presenti. Percorso l'arco, ci troviamo all'interno del cratere e capiamo
il perché di questo nome guardando verso l'alto. AI centro si notano
grossi massi che un tempo erano il soffitto della grotta, ora collassata.
Una rientranza sulla destra, ci da la possibilità di ammirare rigirandosi
dopo alcuni metri, un singolare scorcio sul blu. Piccolissimi rami di
corallo spiccano sulla parete assieme a diverse specie di briozoi.
Proseguendo il giro antiorario, si arriva ad un secondo arco simile ed
opposto al primo, che ci fa uscire dal cratere. Tenendo la sinistra
raggiungiamo una zona ricca di uova di gattuccio (per la prima volta, nel
2000, mi è capitato di vedere in trasparenza ben due esemplari nello
stesso uovo) e di grosse spugne incrostanti Anchinoe tenacior
simili a macchie di pittura. Risalendo ci affacciamo ad un pianoro di
posidonia Posidonia oceanica (-20 mt) che riserva notevoli sorprese
agli amanti della fauna ittica. Se non fosse per due ali del cratere
unite alla parete, saremmo sulla sommità di una secca. Normalmente
appaiono delle sagome in lontananza che nuotano lente, pro
seguendo discretamente riusciamo a capire che si tratta di cernie
alessandrine Epinephelus alexandrinus. Altro incontro possibile è con un
notevole ma veramente notevole dentice che alcuni ritengono sponsorizzato
dalla Pro Loco, essendo una costante di quasi ogni immersione.
Sorvoliamo il cratere per raggiungere il lato sud di Punta Quaglia e nei
primi dieci metri curiosando qua e là, troviamo anemoni e attinie dei
generi Cereus e Aiptasia. Grossi sciami di salpe con i loro coreografici
volteggi, creano un'immagine tropicale. Nei pressi vive un bell'esemplare
di anemone dorato Condylactis aurantiaca e dalla roccia calcarea
spuntano le spugne perforanti del genere Cliona, di colore giallo o rosso.
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